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Impennata costi energetici: prospettive future

  • Immagine del redattore: Fi.LI Service Srl
    Fi.LI Service Srl
  • 21 mar
  • Tempo di lettura: 2 min



I fattori che alimentano l'impennata dei costi energetici 

Il mercato energetico italiano è strettamente legato al costo del gas, che incide in modo significativo sul prezzo dell'elettricità, essendo una delle principali fonti utilizzate per la sua produzione.

Nel 2025, l'interruzione definitiva delle forniture di gas russo ha aggravato la situazione già compromessa dalla ridotta produzione di fonti rinnovabili in Nord Europa e Germania. Un inverno più rigido ha aumentato la domanda di gas del 10% tra novembre e dicembre, contribuendo ulteriormente all'aumento dei prezzi. Inoltre, le tensioni geopolitiche attuali mantengono alta la volatilità dei mercati energetici, creando incertezza sul futuro andamento dei costi.Le misure del governo: un aiuto alle famiglie e alle impreseIn risposta all'aumento dei costi, il Governo italiano ha adottato il Decreto-Legge 28 febbraio 2025, n. 19, entrato in vigore il 1° marzo. Il provvedimento include misure urgenti per supportare famiglie e imprese, con agevolazioni tariffarie e una maggiore trasparenza nel mercato energetico. Tra gli interventi principali spiccano un contributo straordinario per le famiglie con ISEE ridotto, maggiori tutele per i clienti vulnerabili e incentivi economici per le imprese.Le sfide e gli scenari per i prossimi mesiNei prossimi mesi, il mercato energetico italiano sarà fortemente condizionato da fattori climatici e geopolitici. Le previsioni indicano un possibile inizio di primavera più fredda del previsto, con un conseguente aumento dei consumi. Inoltre, la gestione degli stoccaggi di gas sarà un aspetto cruciale: il riempimento delle riserve in vista del prossimo inverno manterrà alta la pressione sui prezzi fino al raggiungimento dell'obiettivo.Proiezioni di spesa: un impatto diretto sui costi di gestioneSul fronte dell'energia elettrica, per un condominio tipo con 3 kW di potenza, il consumo medio potrebbe aumentare del 4% rispetto all'anno scorso, raggiungendo i 2.700 kWh/anno. A questo si aggiunge un rialzo del PUN (Prezzo Unico Nazionale) di circa il 20% rispetto all'inverno 2023/24. Di conseguenza, le bollette energetiche potrebbero subire un incremento significativo, con un rincaro annuale stimato fino al 16% rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda il gas, le basse temperature potrebbero comportare un incremento del 9% nei consumi di un condominio tipo, arrivando a 13.000 Smc/anno. Le previsioni ottimistiche di ottobre, che stimavano un aumento del PSV (Punto di Scambio Virtuale) del 16%, sono state riviste al rialzo, con un rincaro ora previsto del 35%. Questo comporterà un impatto diretto sulle bollette del gas, con un possibile aumento fino al 36% rispetto all'anno precedente.




 
 
 

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